Pizzo San Gabriele (2.214 mt)

Se si ha a disposizione una mattinata l’escursione da Campo Imperatore al Pizzo San Gabriele costituisce una buona occasione per fare una passeggiata assai comoda e panoramica; infatti, potendo partire da una quota già elevata, una manciata di chilometri in leggera salita conduce su una cima a 2.200 metri che costituisce un ottimo affaccio sul versante  teramano del Gran Sasso.
In realtà è l’intero tratto in cresta subito dopo il Vado di Corno a rapire lo sguardo, in particolare quando le prime luci del giorno rischiarano l’orizzonte ed avvolgono le montagne all’intorno di caldi colori.
Suggerirei, se si riesce, di parcheggiare l’auto quando è ancora buio e farsi trovare al sorgere del sole sulla collinetta subito a ridosso del Vado: ecco, starsene lì seduti a guardare il Corno Grande che esce dal buio è davvero una gran bella esperienza.
Si lascia l’auto sullo slargo (cartelli del parco e area attrezzata per pic-nic) subito prima dei tornanti che portano al piazzale della funivia e ci si avvia per la mulattiera che porta al Vado di Corno; il sentiero fino a Pizzo San Gabriele coincide con il primo tratto del Centenario che qui però non presenta alcuna difficoltà.
Si percorre un primo tratto in piano, quindi qualche saliscendi e poi con una salita più ripida si supera  una collinetta attorno ai 2.200 metri da cui si nota distintamente sulla sinistra il Pizzo che si raggiunge rapidamente traversando un valloncello (targa in metallo commemorativa del Santo sulla vetta).
In quest’ultimo tratto, nei prati esposti a nord, si trova una fitta colonia di stelle appenniniche che fiorisce per tutta l’estate fino ad inizio settembre dando luogo ad uno spettacolo raro per le nostre montagne e che vale la pena di non mancare.

Arrivati sulla cima del Pizzo San Gabriele si ha una buona prospettiva sul tratto di cresta appena percorsa, sino alla cima del Monte Aquila e sul versante est del Corno Grande.